Percorrendo via Cardinal La Fontaine, attraverso via S. Pellegrino si accede all’omonimo quartiere, in cui profferli (tipica scala che costeggia la facciata dell’edificio), torri e palazzi riportano alla Viterbo del Duecento.
Chiesa di San Pellegrino
Documenti storici attestano la presenza della chiesa a partire dall’XI secolo. Ristrutturata nel XV secolo, affidata all’Arte degli Albergatori, passò in seguito alla Confraternita del Santissimo Sacramento. La facciata fu eseguita nel 1899 su commissione del vescovo Antonio Maria Grasselli: l’interno di un arco a sesto acuto è decorato da un rosone e da un portale con lunetta. La chiesa è stata ricostruita a seguito dei bombardamenti, che colpirono il tetto ed il presbiterio. Da segnalare un affresco del XV secolo con l’Annunciazione, rinvenuto durante i restauri del dopoguerra.
Museo del sodalizio dei facchini di Santa Rosa
Custodisce materiale relativo al trasporto della Macchina di Santa Rosa, l’evento più significativo della tradizione viterbese. Il museo, allestito nella sede del Sodalizio dei Facchini, espone alcuni modellini in scala delle macchine che si sono succedute dal 1924 ed una mostra fotografica.
Palazzo degli Alessandri
Di proprietà della famiglia Alessandri, risale al XIII secolo. Ristrutturato nel corso del Novecento, è caratterizzato da un profferlo chiuso ad arco, forma ripresa dalle finestre in alto ed ornato da una decorazione a stella. Un edificio successivo venne collegato a quello principale attraverso un arco rampante, la cui facciata è costituita da un portico formato da archi a tutto sesto, sorretti da colonne. Sul retro si scorgono la Torre Alessandri e la Torre Scacciaricci.
Via San Pellegrino
Proseguendo il percorso lungo via S. Pellegrino, si attraversa piazza Scacciaricci, dove si possono ammirare l’omonima torre, appartenuta alla famiglia Scacciaricci, e due profferli. Di seguito, lungo la strada si scorgono: l’arco di un’abitazione, Palazzo Faerni (XVI secolo) e più avanti il palazzo di Niccolò Perotti, governatore della città (1480).
Piazza San Carluccio
Sulla destra è collocata una fontana del XIII secolo, addossata ad un palazzo che appartiene alle suore Venerini, ornata da un leone da cui sgorga l’acqua e da stemmi delle famiglie Gatti ed Anguillara. Più avanti la chiesa che fu detta di S. Carluccio, da cui prese il nome la piazza, ed un chiostro, retro, un tempo, del complesso monastico di Santa Giacinta. Percorrendo via Cardinal La Fontaine, attraverso via S. Pellegrino si accede all’omonimo quartiere, in cui profferli (tipica scala che costeggia la facciata dell’edificio), torri e palazzi riportano alla Viterbo del Duecento.
Chiesa di San Pellegrino
Documenti storici attestano la presenza della chiesa a partire dall’XI secolo. Ristrutturata nel XV secolo, affidata all’Arte degli Albergatori, passò in seguito alla Confraternita del Santissimo Sacramento. La facciata fu eseguita nel 1899 su commissione del vescovo Antonio Maria Grasselli: l’interno di un arco a sesto acuto è decorato da un rosone e da un portale con lunetta. La chiesa è stata ricostruita a seguito dei bombardamenti, che colpirono il tetto ed il presbiterio. Da segnalare un affresco del XV secolo con l’Annunciazione, rinvenuto durante i restauri del dopoguerra.
Museo del sodalizio dei facchini di Santa Rosa
Custodisce materiale relativo al trasporto della Macchina di Santa Rosa, l’evento più significativo della tradizione viterbese. Il museo, allestito nella sede del Sodalizio dei Facchini, espone alcuni modellini in scala delle macchine che si sono succedute dal 1924 ed una mostra fotografica.
Palazzo degli Alessandri
Di proprietà della famiglia Alessandri, risale al XIII secolo. Ristrutturato nel corso del Novecento, è caratterizzato da un profferlo chiuso ad arco, forma ripresa dalle finestre in alto ed ornato da una decorazione a stella. Un edificio successivo venne collegato a quello principale attraverso un arco rampante, la cui facciata è costituita da un portico formato da archi a tutto sesto, sorretti da colonne. Sul retro si scorgono la Torre Alessandri e la Torre Scacciaricci.
Via San Pellegrino
Proseguendo il percorso lungo via S. Pellegrino, si attraversa piazza Scacciaricci, dove si possono ammirare l’omonima torre, appartenuta alla famiglia Scacciaricci, e due profferli. Di seguito, lungo la strada si scorgono: l’arco di un’abitazione, Palazzo Faerni (XVI secolo) e più avanti il palazzo di Niccolò Perotti, governatore della città (1480).
Piazza San Carluccio
Sulla destra è collocata una fontana del XIII secolo, addossata ad un palazzo che appartiene alle suore Venerini, ornata da un leone da cui sgorga l’acqua e da stemmi delle famiglie Gatti ed Anguillara. Più avanti la chiesa che fu detta di S. Carluccio, da cui prese il nome la piazza, ed un chiostro, retro, un tempo, del complesso monastico di Santa Giacinta.