Piazza del Gesù

Palazzo Chigi
Prima di raggiungere piazza del Gesù, lungo via Chigi, che si apre sulla destra di via S. Lorenzo, si può ammirare Palazzo Chigi. L’edificio, che risale alla seconda metà del Quattrocento, fu fatto costruire da Carlo d’Antonio Caetani, commerciante di allume di origine pisana. Nel primo Cinquecento venne acquisito da Francesco Mariano Chigi, famiglia da cui il palazzo prese il nome. Sulla facciata, dove compare lo stemma dei Chigi – della Rovere, finestre bugnate ornano il primo piano, quelle a tutto sesto occupano il piano più in alto. L’interno è caratterizzato da un cortile con portico e loggia. Sotto il portico si nota un’edicola con l’immagine della Vergine col Bambino, affrescata dal Pastura. Dalla porta del cortile si accede al Giardino Chigi, in fondo al quale si trova una fontana che conserva lo stemma della famiglia proprietaria del palazzo.

 

Torre del Borgognone
Risalente al XIII secolo è così denominata perché alla sua base era tracciata la lunghezza del piede di Messere Angelo Borgognoni, la quale moltiplicata per dieci, formava l’unità di misura utilizzata dal Comune. Ha subito diversi interventi di restauro, soprattutto sulla parte frontale rivolta verso la piazza.

 

Fontana di Piazza del Gesù
Probabilmente già esisteva una fonte nel XIV secolo; da quanto si apprende dai documenti, nel 1450 fu stipulato un contratto tra Mastro Cecco da Mugnano ed il Comune per il restauro ed il rifacimento della fontana. Nel XVIII secolo divenne di proprietà della famiglia Chigi, che provvide a farla riparare. Agli inizi del Novecento la Soprintendenza decise di sostituire la fontana con una nuova realizzata con le parti della fonte del convento di S. Domenico. La struttura che si può ammirare attualmente è il risultato di tali progetti ed è costituita da vasche sovrapposte.

 

Chiesa del Gesù
La Chiesa che risale all’XI secolo rivestì un ruolo primario nella vita cittadina fino alla metà duecento. Vari ordini e corporazioni si alternarono nell’officiarla: l’Arte degli Ortolani, i Gesuiti, i Carmelitani Scalzi, i Penitenti e la Confraternita del nome di Gesù da cui derivò l’altro nome con il quale ancora oggi viene più spesso chiamata. Per anni in abbandono fu restaurata nel 1987 e affidata ai Cavalieri e alle Dame dell’Ordine Equestre del S. Sepolcro.